Secessioni

“Artisti si nasce non si diventa”. Le Secessioni in mostra a Rovigo

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Ha inaugurato a Rovigo la mostra “Le Secessioni Europee. Monaco Vienna Praga Roma. L’onda della modernità”, allestita negli spazi di Palazzo Roverella. Siamo state a vederla in anteprima per voi!

Promossa dalla Fondazione Cariparo e curata da Francesco Parisi, l’esposizione accoglie il visitatore trasportandolo nel pieno dei movimenti secessionisti tra Otto e Novecento, dal primo scoppiato a Monaco, passando per la Vienna di Klimt, giungendo a Praga e infine a Roma.

Per la prima volta si punta il focus su tutte le grandi capitali che hanno vissuto lo spirito secessionista europeo.

Non solo gli ori e le seduzioni di Klimt o i nudi di Schiele sono portati all’attenzione, ma protagonista è quell’ondata di modernità che ha travolto gli artisti di Monaco, Praga e Roma, attratti dalle inquietudini del moderno e dal desiderio di rottura con il passato.

Fascinoso il panorama che si dispiega tra le sale di Palazzo Roverella in un allestimento che permette di entrare di volta in volta nella temperie culturale che caratterizza ognuna delle capitali, facendo emergere affinità e differenze.

Attraverserete dunque il decorativismo viennese, sarete travolti dal visionario espressionismo dei praghesi di “Sursum” – opere, tra l’altro, che meritano da sole la visita, data la poca frequentazione nelle esposizioni italiane – sarete tentati dalle incursioni nell’onirico e nell’inconscio, sedotti dalla femminilità in tutte le sue forme.

Tra le opere incontrerete l’inquietante Lucifero di Franz von Stuck dalla National Gallery of Art di Sofia, in posa meditabonda, ripiegato su se stesso nell’oscurità, lo sguardo fiammeggiante e terrifico, oppure La fortuna del caso di Josef Váchal da Praga, pervasa da quell’interesse per il trascendente, la divinazione e l’oscuro tipico dei praghesi, o ancora Il Mattino di Arturo Noci, fondatore della Secessione romana e tra gli artisti più seducenti.

Nella possibilità di confronto e dialogo tra artisti e opere, la mostra porta in luce, pur nel pluralismo degli stili, quella tensione costante verso il cambiamento in un interscambio artistico che fu davvero europeo e che caratterizzò il clima della Secessione, distinto dal motto «artisti si nasce non si diventa»!

Venite a visitare la mostra insieme a noi domenica 26 novembre 😉
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