Un museo da invadere: il Museo di Storia della Fisica

Tra i tanti Musei della nostra amata Padova ve ne presentiamo uno che probabilmente alcuni di voi non conoscono o non hanno ancora avuto occasione di visitare: il Museo di Storia della Fisica.

Questo museo, ospitato nel seminterrato del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Galileo Galilei”, conserva una preziosa collezione di strumenti scientifici antichi, attraverso i quali è possibile ripercorrere la storia scientifica dell’Università di Padova che, come di certo sapete, è sempre stata all’avanguardia nel campo delle scienze e della sperimentazione.

Scopriamo insieme la storia di questo museo!

Nel 1740 Giovanni Poleni inaugura a Padova il primo laboratorio di fisica in un’università italiana: il Teatro di Filosofia Sperimentale, una raccolta di strumenti scientifici utilizzati per la didattica e la ricerca realizzati dai più esperti costruttori dell’epoca.

Nel tempo la collezione si è arricchita, arrivando oggi a contare oltre un migliaio di oggetti che illustrano la storia delle scienze fisiche e matematiche dal Cinquecento fino ai nostri giorni.

Microscopio composto firmato "Eustacchio Divini in Roma 1672", Museo di Storia della Fisica
Microscopio composto firmato “Eustacchio Divini in Roma 1672”

Molti di questi oggetti sono unici o rarissimi, come ad esempio un microscopio di Eustachio Divini, ottico romano che fornì strumenti ai maggiori scienziati dell’epoca, o il galvanometro di Leopoldo Nobili. Molte le sfere armillari, gli astrolabi, gli strumenti legati alla scienza elettrica ecc.

Il museo è dunque ricco di storie: gli strumenti narrano le vicende degli scienziati, delle loro idee, lo svolgersi di esperimenti, alcuni anche molto bizzarri.

Se vi siete incuriositi e volete approfondire alcune di queste storie sabato 29 aprile dalle ore 15.00 il Museo sarà invaso!! Per le Invasioni Digitali 2017 le allieve del Master in Comunicazione delle Scienze dell’Università di Padova hanno organizzato l’evento La fisica in cantina per accompagnare tutti in una visita interattiva e ovviamente social!

Per farvi un’idea di quello che vi aspetta vi consigliamo di guardare questo video di presentazione del Museo:

e di leggere questo articolo nel quale le allieve del Master spiegano come è nata la loro idea, anticipando alcune delle sorprese che vi aspettano.

Noi di Sorsi d’Arte siamo pronte per invadere, e voi?

Per partecipare iscrivetevi a questo link.

Ps: non scordate di memorizzate gli hashtag ufficiali: #mcsunipd #msf #invasionidigitali

 

 

 

 

 

 

Vietato non toccare! Sorsi d’Arte al Musme

A partire da questo invito abbiamo accompagnato i nostri soci e amici in visita al Musme, il Museo della Storia della Medicina di Padova inaugurato nel 2015.

Il Museo ci ha inizialmente accolti nel suo cortile interno che nella bella stagione ospita aperitivi ed eventi. È stato bello scorgere e riconoscere, oltre il muro, la vegetazione del Giardino Romiati, progettato da Giuseppe Jappelli, che gli amici di Sorsi ben conoscono perché hanno potuto visitarlo nell’ambito della nostra rassegna sui giardini jappellani).

Una volta entrati nel Museo, già dalla prima sala abbiamo potuto apprezzare l’allestimento particolarmente interattivo che contraddistingue il Musme: bussando letteralmente alla porta siamo stati accolti da Sibilia de Cetto, colei che, insieme al marito Baldo de Bonaffari, si è fatta promotrice nel 1416 della costruzione dell’Ospedale annesso al convento e alla chiesa di san Francesco. Sì, perché il Musme nasce proprio negli spazi dell’antico Ospedale di san Francesco, edificato per aiutare poveri e bisognosi.

Le prime sale del Museo raccontano quindi la storia del vecchio ospedale e dell’area, ricostruita attraverso un plastico che illustra le dimensioni originarie del complesso.

Ma ecco che le sale successive mostrano al visitatore la complessità del corpo umano e delle discipline scientifiche che cercano di comprenderne il perfetto funzionamento. Il Museo è veramente interattivo: si può toccare, sperimentare, analizzare, perfino misurarsi la pressione! E attraverso divertenti giochi testare la propria conoscenza su malattie, virus e batteri.

La struttura del Museo permette a tutti di avvicinarsi a questi temi, a chi ha competenze e a chi invece ha bisogno di apprendere anche solo le basi.

Il visitatore è accompagnato passo dopo passo a scoprire l’evoluzione della scienza medica, con la possibilità di provare in prima persona, di ascoltare audio, vedere video, utilizzare interfacce.

La piacevole giornata si è conclusa con la degustazione appositamente organizzata per gli amici di Sorsi presso la Casa della Birra di via Roma. A negozio chiuso abbiamo degustato due specialità di Birra Antoniana descritte da Paolo Bisso che ha raccontato la storia di Birra Italiana e come sono nate queste particolari birre legate alla città di Padova e al suo territorio.

Un ottimo inizio per la nuova stagione di Sorsi d’Arte 😉