La stagione delle mostre!

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Con l’autunno e i primi freddi ritorna la stagione delle mostre, anche per Sorsi d’Arte! 😉
Quest’anno le proposte sono davvero numerose, ecco quelle che abbiamo intanto selezionato per voi per i prossimi mesi!
Quattro diverse città, quattro interessanti esposizioni, scopriamole!

Rovigo, a Palazzo Roverella, propone quest’anno una mostra dedicata alle Secessioni, “Le Secessioni Europee. Monaco Vienna Praga Roma. L’onda della modernità“, curata da Francesco Parisi e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con il Comune di Rovigo e l‘Accademia dei Concordi.

La nostra amata Padova ospiterà invece, presso il Palazzo del Monte di Pietà, una straordinaria mostra dedicata a Galileo Galilei, “Rivoluzione Galileo. L’arte incontra la scienza“, curata da Giovanni Carlo Federico Villa per Fondazione Cariparo.

A Palazzo dei Diamanti di Ferrara ci attende invece una mostra monografica, la prima a lui dedicata, sul ferrarese Carlo Bononi, uno dei grandi protagonisti della pittura del Seicento, il cui nome  è stato spesso accostato a quelli di Zurbarán o di Caravaggio. La mostra, dal titolo “Carlo Bononi. L’ultimo sognatore dell’Officina ferrarese”, è promossa dalla Fondazione  Ferrara Arte ed è curata da Giovanni Sassu e da Francesca Cappelletti.

Infine vi riproponiamo la visita all’ultima mostra di Damien Hirst a Venezia per chi ancora non l’avesse vista: “Treasures from the wreck of the unbelievable” a Punta della Dogana. La nostra Giulia Granzotto ci accompagnerà alla scoperta di questo ultimo particolare e curioso lavoro dell’artista preparandoci alla visita con una breve presentazione che si terrà nella sede della nostra Associazione alla Casa della Rampa.

Presto vi daremo tutti i dettagli sulle visite! Continuate a seguirci! 😉
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Padova IN Voga 2017

A causa delle condizioni meteo avverse la manifestazione è stata spostata a domenica 1 ottobre. Siete quindi in tempo per tenervi liberi e partecipare a Padova IN Voga!
Domenica 1 ottobre a partire dalle ore 8.30 si terrà l’ormai nota manifestazione della nostra città, Padova IN Voga, giunta quest’anno alla sua 8^ edizione.
Si tratta di una manifestazione sportiva ma anche culturale. Una flotta di canoe e kayak navigherà intorno e attraverso la città alla scoperta di angoli insoliti e sorprendenti. L’evento infatti unisce perfettamente lo sport e la cultura in una giornata dedicata quindi alla voga ma anche alla scoperta della storia della città di Padova da un punto di vista inedito. Il percorso si sviluppa attraverso l’anello fluviale che va dalla periferia al cuore storico, toccando punti nevralgici della Padova antica.
Anche chi non è canoista potrà partecipare perché avrà comunque la possibilità di seguire la manifestazione in battello e raggiungere il punto di Ristoro situato al Portello dove troverete anche noi di Sorsi d’Arte!
Per ogni informazione sull’evento: locandina
Per poter prenotare il proprio posto sul battello: locandina
Vi aspettiamo numerosi! 😉

Alla scoperta della musica tzigana e del jazz manouche

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Manouche Glacés in concerto alla Casa della Rampa
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Il termine musica tzigana racchiude in sé una serie molto varia di generi musicali (ad esempio la musica tzigana dei Balcani, il jazz manouche, il flamenco), ma non è chiaro se sia possibile parlare di una vera e propria “musica zingara”, o se invece gli tzigani si siano limitati ad assorbire in maniera personale le peculiarità musicali dei luoghi dove si stanziavano. Il loro principale obiettivo era infatti quello di integrarsi il più facilmente possibile con la comunità che li ospitava, quindi nella fase iniziale d’integrazione tendevano a imparare il repertorio popolare del paese nel quale si stanziavano per soddisfare i gusti del pubblico, e solo in seguito mescolavano il nuovo repertorio con la loro musica, e da questa unione nasceva una nuova forma che si può chiamare musica tzigana. Secondo questa ipotesi, la musica tzigana sarebbe quindi costituita dall’unione tra elementi tipici tzigani, tra i quali la capacità improvvisativa e la forte espressività emotiva, e le caratteristiche musicali del luogo che li ospita, il che ci fa meglio comprendere come sia possibile evidenziare così tanti generi musicali tutti riconducibili al termine musica tzigana.

Analizzando nello specifico il caso della musica manouche, si fa riferimento sia a un particolare genere musicale che si sviluppò principalmente in Francia, sia a uno dei gruppi etnici in cui erano suddivisi gli zingari. Da un punto di vista etimologico, il termine “manouche” significa “vero uomo” o anche “uomo libero”, ma vi sono ipotesi che danno una traduzione diversa, e cioè “musicista popolare”, in riferimento alla principale professione che svolgevano in India (luogo d’origine delle popolazioni tzigane).

Circoscrivendo l’analisi della musica manouche in Francia, e in particolare a Parigi, si possono già notare una serie di commistioni tra diverse culture e stili musicali che influenzarono questo genere, quali il valzer musette, la musica classica, la musica spagnola, il jazz, ecc. Uno dei principali musicisti manouche in cui si possono ritrovare dal punto di vista stilistico e compositivo tutte le influenze musicali sopra citate, è il chitarrista e compositore Django Reinhardt, figura che ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo di questo genere grazie alla popolarità che ottenne, e alla sua bravura, e proprio per questo è stato scelto come artista di riferimento per il concerto che ascolterete venerdì 1 settembre. Vi aspettiamo quindi alle 20.30 alla Casa della Rampa a Padova per ascoltare Silvia Defend e Efrem Scacco dei Manouche Glacés! Per informazioni sull’evento rimandiamo al link

[L’articolo è tratto dalla tesi di laurea di Silvia Defend “La musica tzigana: approfondimento sulla vocalità e sul jazz manouche”].

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Il Gioiello contemporaneo in una mostra dal sapore mediterraneo

A Padova il gioiello contemporaneo ha una lunga tradizione che mette la nostra città ai primi posti nell’ambito della ricerca e della valorizzazione di questa forma d’arte.
Note sono le personalità uscite dalla cosiddetta “scuola orafa padovana”, una vera e propria corrente stilistica così descritta da Giorgio Segato:

«Non una “scuola” nel senso strettamente accademico del termine, ma indubbiamente una “scuola” all’antica, cioè nel senso più esteso e comprensivo di un particolare ambiente in cui opera in modo esemplare un maestro che avvia altri maestri e crea articolazioni e diversificazioni che autonomamente arricchiscono e modulano le ricerche, trasmettendo agli allievi, che poi saranno a loro volta maestri e colleghi, un gusto, un metodo di approccio, una sensibilità per soluzioni chiare, geometriche ma aperte, calibrate da un’alta e raffinata misura interiore fatta di esperienza, calcolo, invenzione poetica, piena conoscenza delle magie delle materie e delle tecniche»[1]


Una città, la nostra, cha ha ospitato, grazie al lavoro dell’Assessorato alla cultura, numerose mostre ed esposizioni dedicate all’arte orafa e a questa scuola, e un pubblico, i padovani, sensibile al gioiello contemporaneo e alle sue seduzioni. È in questo contesto che l’oratorio di San Rocco, sede oramai deputata alle mostre di oreficeria, ospiterà dal 19 maggio una mostra tutta mediterranea, capace di evocare miti e favole passate: “Ithaca”.

Mostra-Ithaca_Corrado-De-Meo-anello
Corrado De Meo, Anello

Già allestita a Livorno e a Barcellona – dopo Padova approderà anche ad Atene –, l’esposizione è stata costruita attorno a un tema: la rievocazione di storia, cultura e memoria dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Gli artisti – tre catalani, due greci, due italiani – si confrontano mettendo in scena la propria personale visione artistica e concettuale, esplorando da differenti punti di vista il tema del viaggio, del tempo, del mito.

Stefano Rossi, spilla
Stefano Rossi, spilla

Grande protagonista è il mare, il Mare Nostrum, comune denominatore che bagna i paesi natali degli artisti, palcoscenico delle avventure di eroi classici, simbolo di migrazioni e scambi.
In primo piano anche la Natura: colori, forme, conformazioni delle coste del Peloponneso sono suggerite dai gioielli esposti, fatti di materiali preziosi e non preziosi, organici e inorganici, capaci di trasmettere la gestualità, il sentimento, la profonda riflessione di chi li ha plasmati.

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Akis Goumas, Spilla

 

È stata la poesia Itaca di Costantin Kavafis, che trae ispirazioni dai noti versi omerici, a offrire lo spunto per questa mostra, che vuole ricreare, attualizzandolo, il leggendario viaggio di Ulisse che simboleggia il principio, l’origine, la ragione e al tempo stesso la meta che ogni uomo compie lungo il percorso della vita.

E saranno proprio i versi della poesia di Kavafis a inaugurare la mostra: il 19 maggio alle ore 18.30 Silvia Rossini, accompagnata dalla chitarrista Ella Nagy, allieterà il pubblico con un reading di poesie.

 

Noi di Sorsi d’Arte ci saremo.
Non mancare!

 

La mostra è promossa e realizzata dal Comune di Padova – Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche e curata da Mirella Cisotto Nalon.

Artisti in mostra: Lluís Comín, Maria DiezMontserrat Lacomba, Akis GoumasDespina PantazopoulouCorrado De MeoStefano Rossi.
Per maggiori informazioni sugli artisti consultate questo link.

 

Info
20 maggio – 20 giugno
Oratorio di San Rocco, via Santa Lucia Padova
Orario 9.30 – 12.30, 15.30 – 19.00; chiuso: i lunedì non festivi.

 

 

 

[1] G. SEGATO, La misura seducente, in Mario Pinton. L’oreficeria, catalogo della mostra (Padova, Piano Nobile dello stabilimento Pedrocchi, 11 marzo – 30 aprile 1995) Padova, 1995.

 

Miniatura a Padova: “La Bellezza nei Libri” a San Rocco

La miniatura è protagonista della mostra “La Bellezza nei Libri. Cultura e devozione nei manoscritti miniati della Biblioteca Universitaria di Padova” (Oratorio di San Rocco, 8 aprile – 7 maggio 2017).
Una trentina di manoscritti realizzati tra XII e XVI secolo, scritti e miniati in Italia, sono esposti per la prima volta al pubblico.

Si tratta di opere confluite nelle raccolte della Biblioteca tra il 1836 e il 1841 a seguito delle soppressioni napoleoniche e in origine appartenenti al convento padovano degli Eremitani, alla libreria dei carmelitani calzati di Venezia, al monastero benedettino di Santa Giustina, al cenobio di San Giorgio Maggiore a Venezia, alla biblioteca di San Francesco Grande e a quella dei frati di San Giobbe a Venezia.
Alcuni facevano parte di importanti collezioni private, come quella di Lorenzo Antonio da Ponte, del frate Michelangelo Carmeli (1705-1766), del medico Giovanni Battista Morgagni (1682-1771).

Intreccio tra contenuto e contenitore: il segreto dell’arte miniata

Miniatura: La bellezza dei libriI codici esposti sono stati selezionati per le loro miniature, particolarmente interessanti da un punto di vista artistico e perfettamente armoniche con il resto della pagina. Sì perché è proprio il perfetto connubio e l’equilibrio tra illustrazione e testo a caratterizzare l’arte della miniatura.

La mostra permette così di esplorare il mondo dell’illustrazione miniata attraverso “tesori nascosti” che, documentando l’attività di miniatori e calligrafi, riconducono con grande immediatezza alla produzione artistica contemporanea, alla vita culturale e alle attività cittadine.

Miniature eleganti, finezza di grafie, intrecci geometrici ornano le pagine dei codici, raccontando il lavoro di amanuensi, decoratori e legatori.
Ma questi volumi ci parlano anche oltre le immagini: le segnature, le scritture, le note di possesso aprono alle vicende dell’origine, della provenienza, della funzione di questi codici.

Una mostra che va quindi osservata per ammirare la bellezza delle illustrazioni, ma anche “letta” e interpretata per comprendere e approfondire tutto quello che un codice ci racconta.

Per questo Sorsi d’Arte vi invita a visitarla sabato 7 maggio.
Vi aspettiamo alle ore 17.00!

Prenotatevi!

Un museo da invadere: il Museo di Storia della Fisica

Tra i tanti Musei della nostra amata Padova ve ne presentiamo uno che probabilmente alcuni di voi non conoscono o non hanno ancora avuto occasione di visitare: il Museo di Storia della Fisica.

Questo museo, ospitato nel seminterrato del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Galileo Galilei”, conserva una preziosa collezione di strumenti scientifici antichi, attraverso i quali è possibile ripercorrere la storia scientifica dell’Università di Padova che, come di certo sapete, è sempre stata all’avanguardia nel campo delle scienze e della sperimentazione.

Scopriamo insieme la storia di questo museo!

Nel 1740 Giovanni Poleni inaugura a Padova il primo laboratorio di fisica in un’università italiana: il Teatro di Filosofia Sperimentale, una raccolta di strumenti scientifici utilizzati per la didattica e la ricerca realizzati dai più esperti costruttori dell’epoca.

Nel tempo la collezione si è arricchita, arrivando oggi a contare oltre un migliaio di oggetti che illustrano la storia delle scienze fisiche e matematiche dal Cinquecento fino ai nostri giorni.

Microscopio composto firmato "Eustacchio Divini in Roma 1672", Museo di Storia della Fisica
Microscopio composto firmato “Eustacchio Divini in Roma 1672”

Molti di questi oggetti sono unici o rarissimi, come ad esempio un microscopio di Eustachio Divini, ottico romano che fornì strumenti ai maggiori scienziati dell’epoca, o il galvanometro di Leopoldo Nobili. Molte le sfere armillari, gli astrolabi, gli strumenti legati alla scienza elettrica ecc.

Il museo è dunque ricco di storie: gli strumenti narrano le vicende degli scienziati, delle loro idee, lo svolgersi di esperimenti, alcuni anche molto bizzarri.

Se vi siete incuriositi e volete approfondire alcune di queste storie sabato 29 aprile dalle ore 15.00 il Museo sarà invaso!! Per le Invasioni Digitali 2017 le allieve del Master in Comunicazione delle Scienze dell’Università di Padova hanno organizzato l’evento La fisica in cantina per accompagnare tutti in una visita interattiva e ovviamente social!

Per farvi un’idea di quello che vi aspetta vi consigliamo di guardare questo video di presentazione del Museo:

e di leggere questo articolo nel quale le allieve del Master spiegano come è nata la loro idea, anticipando alcune delle sorprese che vi aspettano.

Noi di Sorsi d’Arte siamo pronte per invadere, e voi?

Per partecipare iscrivetevi a questo link.

Ps: non scordate di memorizzate gli hashtag ufficiali: #mcsunipd #msf #invasionidigitali

 

 

 

 

 

 

Invasioni Digitali a Padova

La fisica in cantina. Alla conquista del Museo di Storia della fisica di Padova è il titolo dell’evento, realizzato nell’ambito delle Invasioni Digitali, che si svolgerà nella nostra città.
Anche Sorsi d’Arte quest’anno aderisce alle Invasioni Digitali, sostenendo questa preziosa e divertente occasione per scoprire un luogo poco conosciuto della nostra città: il Museo di Storia della Fisica.
Cosa sono esattamente le Invasioni Digitali?

Sono un urban game creato per valorizzare i luoghi meno noti del nostro patrimonio, proponendo nuovi e stimolanti punti di vista e dando loro, al tempo stesso, una nuova vita. L’aspetto più interessante di questo gioco è il legame con i social network che consentono di far vivere ai partecipanti un’esperienza unica e coinvolgente e di condividerla. Un’esperienza che contribuirà a costruire una storia tutta personale di questi luoghi e che racconterà al mondo la bellezza del nostro patrimonio artistico più nascosto.

Le invasioni Digitali al Museo di Storia della Fisica sono organizzate dalle allieve del Master in Comunicazione delle Scienze dell’Università di Padova che vi invitano a conoscere questo gioiello nascosto della nostra Università. Potrete conoscere storie di persone, strumenti, scoperte e assistere a esperimenti dimostrativi mai visti.
E, alla fine, una sorpresa speciale per tutti i partecipanti da toccare con mano!
L’appuntamento è per sabato 29 aprile dalle 15.00 alle 18.00 presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia in via Loredan 10 a Padova. La visita è gratuita e adatta anche ai bambini!
Per partecipare è necessario registrarsi al seguente link: https://goo.gl/P7Vwlt
Quindi non vi resta che armarvi di smartphone, macchina fotografica e videocamera e partecipare all’invasione per conoscere, documentare, raccontare, condividere e, soprattutto, divertirsi! Eccovi gli hashtg ufficiali: #msf #mcsunipd #invasionidigitali
Anche noi di Sorsi d’Arte siamo pronte a invadere 😉 Non mancate!!
Per maggiori informazioni rimandiamo alla pagina dell’evento!

Sorsi d’Arte ha trovato casa….. della Rampa!

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Siamo liete e orgogliose di annunciare che la ricerca di una sede per Sorsi d’Arte giunge al termine: la Casa della Rampa ospiterà la nostra associazione!

Nel cuore di Padova, all’interno dell’area anticamente occupata dalla Reggia dei Carraresi, la cosiddetta Casa della Rampa è stata restituita alla cittadinanza nel 2013 dopo un intervento di restauro e ripristino sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Cos’è esattamente questo luogo?

La rampa era il punto di ascesa al camminamento delle mura che circondavano la residenza dei Signori di Padova, ideata per garantire loro una rapida via di fuga raggiungendo, attraverso il “Traghetto”, la cinta muraria esterna che conduceva al Castello Carrarese. Il vantaggio della rampa era permettere l’accesso alle mura direttamente da terra con i cavalli.

Nella nota pianta di Padova di Vicenzo Dotto è possibile individuare facilmente il Traghetto che collegava la Reggia con il Castello, formato da ben ventotto arcate (demolite nel 1777).
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Gli scavi e le ricerche condotte hanno permesso di individuare le strutture degli archi che partivano da terra e conducevano al camminamento murario.

Per noi è davvero un privilegio e un onore poter risiedere e lavorare in un luogo così ancorato alla nostra storia e così centrale per la vita cittadina.

Sorsi d’Arte si impegnerà a valorizzare la Casa della Rampa attivando d’ora in avanti, con lo spirito frizzante e la voglia di fare che ci caratterizza, una serie di iniziative che coinvolgeranno i nostri soci e tutta la cittadinanza.

Vi invitiamo a venirci a trovare!

La sede sarà inaugurata in esclusiva per i nostri soci in regola con il tesseramento sabato 25 marzo 2017 alle ore 18.00.

Festeggeremo insieme con un brindisi in compagnia e per l’occasione sarà possibile effettuare una visita guidata dell’edificio.

Prenotazione obbligatoria: sorsidarte@gmail.com
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#gioioso – Cantina Colli Euganei

Eccoci giunti alla quarta degustazione!  L’ultimo vino che potrete assaporare a Calici&Cappelli è semplicemente #gioioso. Ottenuto da uve moscato giallo che sulle pendici dei Colli Euganei hanno incontrato un ambiente ideale per esprimere la loro fragranza e aromaticità, questo vino vi lascerà un sapore particolarmente piacevole in bocca per salutarvi e chiudere la serata in dolcezza.

Un finale #gioioso per una serata imperdibile! 😉

 

 

 

Cantina Colli Euganei

Vi presentiamo l’ultima cantina che abbiamo selezionato e invitato al nostro evento! L’impegno che mette nel suo lavoro e l’amore per il vino sono emersi dall’incontro con la Cantina Colli Euganei di Vo, un’azienda certificata che utilizza tecnologie all’avanguardia in ogni fase della lavorazione dell’uva, garantendo competenza e tecnica. Quale vino abbiamo scelto? Presto ve lo sveleremo… 😉

 

 

 

Degustazione “al buio” a Calici&Cappelli

“I veri intenditori non bevono vino. Degustano segreti” (Salvador Dalì).

All’Azienda Vitivinicola Le Querce abbiamo scelto il terzo vino per la nostra degustazione a Calici&Cappelli! Quale sarà? Segreto…

Venite a scoprirlo il 3 marzo… non vi deluderemo! 😉

 

 

 

Azienda Vitivinicola Le Querce

Prosegue la ricerca dei vini per la nostra degustazione: eccoci a Teolo. Una vista sul Parco Regionale dei Colli Euganei la rende una location unica, con un panorama che toglie il fiato. Le secolari querce del parco ne danno il nome. All’Azienda Vitivinicola Le Querce si può gustare un buon vino immersi nella natura derivato da uve DOC e IGT che vengono coltivate da generazioni in 7 ettari di terreno. Ne sentite già il profumo? Tenetevi pronti…

 

 

 

 

#rotondo – Azienda Agricola Reassi

Quale vino poteva seguire un ottimo rosato di apertura? L’abbiamo trovato: il suo nome deriva dal terreno in cui il vigneto è piantato, particolarmente ricco di argilla. L’esposizione a nord e il suolo contribuiscono a renderlo un vino fresco ed elegante e la sua rotondità esalta il palato. Un bianco speciale vi attende a Calici&Cappelli…

Ricordate il suo hastag! 😉

 

 

Azienda Agricola Reassi

A conduzione familiare, l’Azienda Agricola Reassi si estende su una superficie di circa 6 ettari, interamente coltivati a vigneto, che attraversa tre diversi paesi: Bastia, Carbonara e Rovolon. Il suo nome, “Reassi”, deriva da un appellativo dialettale storicamente dato al terreno franoso tipico della zona e i  suoi vini sono l’esito del connubio tra moderne tecnologie e tradizione per garantire qualità ed esaltare il legame con il territorio padovano.

Non vi preoccupate, non teniamo tutto il piacere solo per noi… anche voi potrete degustare uno dei suoi migliori vini a Calici&Cappelli 😉

 

 

#brioso – Azienda Agricola Salvan

Quando il lampone e il ribes rosso si incontrano il palato freme. Un rosato brillante, dal gusto fresco e dal profumo delicato vi attende il 3 marzo… bollicine e brio a Calici&Cappelli…

Abbiamo assaggiato e assaporato diversi vini per trovare quello più adatto ad accogliervi a Calici&Cappelli… ne sentite già il profumo? Un rosato che vi delizierà il palato per un inizio frizzante…

#brioso è l’hashtag e la parola che abbiamo scelto per definire il nostro vino di apertura… mi raccomando, tenetelo a mente 😉